
In un tempo lontano
la terra disperata
ferite slabbrate che non combaciavano mai
abitata da esseri non senzienti
privi di ogni scintilla
orde di non morti che marciavano impettiti
travestiti da manichini
adorni di sorrisi
branchie di pesce per non respirare l’aria
Ed era sempre notte,
le stelle non ardivano di splendere
orde di lucciole coperte di lucenti e fragili armature
pronte al primo segno di coraggio
a srotolare i fili della prigionia lunare
Quando avvenne la battaglia
fu violenza
la fine del silenzio
ogni cosa sanguino’ sudore
ogni dolore gocciolo’ sangue
e grida e lamenti e strida di battaglie
I rocchetti di filo si assottigliarono
i manichini persero i sorrisi
che si frantumarono a terra con fragore
giochi di fuoco d’avorio
Le lucciole avanzarono seppur stremate
le ali bruciacchiate ma la vittoria in mano
Avvenne così la fine e fu l’inizio
una nuova terra illuminata
le ferite rimarginate e i cervelli di nuovo
collegati al cuore
Giuliana Campisi
Waho. Tocca il cuore. 🌹
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Ma grazieee!❤
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Le tue parole sono emozionanti e aprono alla speranza quella speranza che io vedo e non vedo e comunque di là da venire…purtroppo 🌻🌼🌷
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Occorrerà molto tempo, mia cara, siamo ancora troppo vicini al medioevo 🤗
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Temo proprio di sì. Abbracci caricari❤
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E speriamo… bellissima.
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Speriamo 😏
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sì, speriamo Giuliana!
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Speriamo ed agiamo
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